05 maggio 2015

EUROTRAM A STRASBOURG

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Tram multiarticolato a truck ADtranz Eurotram (attualmente Bombardier Flexity Outlook E) ed a truck/carrelli Citadis 403 in transito sulla rete di Strasburgo, nella primavera del 2015.

La rete di Strasburgo è gestita dalla CTS (Compagnie des Transports Strasbourgeois), il cui parco rotabili attualmente è composto da 94 convogli: 36 Eurotram da 8 assi, 17 da 10 assi e da 41 Citadis 403 da 10 assi, tutti bidirezionali.

* Il primo lotto di Eurotram, progettati da SOCIMI e costruiti da ABB, consegnati fra il 1994 ed il 1995, era composto da:

- 26 convogli da 33 metri, 7 casse, 8 assi, 200 pax, 330 kW di potenza, numerati CTS 1001-1026.


* Il secondo lotto di Eurotram, costruiti da ADtranz, consegnati fra il 1998 ed il 2000, era composto da:

- 10 convogli da 33 metri, 7 casse, 8 assi, 200 pax, 330 kW di potenza, numerati CTS 1031-1040;
- 17 convogli da 43 metri, 9 casse, 10 assi, 270 pax, 440 kW di potenza, numerati CTS 1051-1067.


* Il terzo lotto di Citadis 403, costruiti da Alstom, consegnati fra il 2005 ed il 2007, era composto da:

- 41 convogli da 45 metri, 7 casse, 10 assi, 306 pax, 700 kW di potenza, numerati CTS 2001-2041.




Il 403 è una variante della nota serie Citadis di Alstom realizzata appositamente per Strasburgo che ripropone quasi fedelmente l'estetica adottata dieci anni prima da Zagato per SOCIMI.

Fra le differenze più vistose tra Eurotram e Citadis ci sono quelle sugli accessi: a doppia anta sui Citadis rispetto a quelli ad anta unica sugli Eurotram, che risultavano troppo lenti nei tempi di apertura e chiusura delle porte.

Fra quelle meno vistose ci sono le differenze sui carrelli di estremità (portanti): rotanti sui Citadis rispetto a quelli solidali con le cabine di guida (a carrozzino) sugli Eurotram, che risultavano stridenti e poco fluidi nelle iscrizioni in curva.

L'Eurotram è un monumento vivente.

Innanzitutto all'industria italiana che lo concepì. In particolare alla SOCIMI, che per questo fu smantellata a metà degli anni '90 con l'operazione "Mani Pulite", perché ritenuta troppo pericolosa dai potentati stranieri che a quei tempi non erano ancora in grado di mettere insieme in un'unica piattaforma un concentrato di pregi estetici, di confort e di innovazione, quali quelli offerti dal primo Eurotram.

In secondo luogo lo è a Catherine Trautmann, sindaco di Strasburgo nel 1989, quando riuscì, nonostante le forti opposizioni, a riportare di nuovo il tram nella città alsaziana, dopo lo smantellamento della rete avvenuto negli anni '60, in ossequio alla dottrina tanto cara ai petrolieri, europei e d'oltreatlantico, della "Autogerechte Stadt" (città dedicata all'automobile).

Ritorno del tram che comportò non solo la reintroduzione della rotaia ma anche una serie di interventi di riqualificazione della città che ridisegnarono le strade del centro e della periferia e che furono precursori di quel "Rinascimento del tram" che negli anni successivi interessò gran parte delle città di media dimensione di Francia e non solo.

La rete consta attualmente di 6 linee, che si sviluppano su 38,6 km di lunghezza con 73 fermate.

Le tappe più significative di questo sviluppo sono state le seguenti:

* 25/11/1994: apertura della linea A (Hautepierre Maillon/Baggersee) per 9,4 km;
* 04/07/1998: ampliamento della linea A (Baggersee/Illkirch Lixenbuhl) per 2,6 km;
* 01/09/2000: apertura della linea B (Hoenheim Gare/République/Elsau) per 9,3 km;
* 01/09/2000: apertura della linea C (Esplanade/République) per 1,6 km;
* 25/08/2007: ampliamento della linea C (Esplanade/Neuhof Rudolphe Reuss) per 4,6 km;
* 25/08/2007: apertura della linea D (Etolie Polygone/Aristide Briand) per 1,1 km;
* 25/08/2007: apertura della linea E (Baggersee/Wacken);
* 23/11/2007: ampliamento della linea E (Wacken/Robertsau Boecklin) per 1,6 km;
* 30/01/2008: ampliamento della linea B (Elsau/Ostwald Hôtel de Ville) per 2,9 km;
* 23/05/2008: ampliamento della linea B (Ostwald Hôtel de Ville/Lingolsheim Tiergaertel) per 2,1 km;
* 27/11/2010: ampliamento della linea C (Gare Centrale/Homme de Fer) per 0,8 km;
* 28/11/2010: apertura della linea F (Place d'Islande/Oberservatoire) per 0,7 km;
* 28/11/2010: ampliamento della linea F (Observatoire/Elsau);
* 30/11/2013: ampliamento della linea A (Cervantès/Parc des Sports) per 1,0 km;
* 30/11/2013: ampliamento della linea D (Dante/ Poteries) per 1,1 km.




27 febbraio 2015

CARRO ELECTRICO LINHA 22 A PORTO

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Motrice a truck Brill 28 (bidirezionale, 9 metri, 2 assi) originale degli anni trenta del novecento, sulla linea 22 (riattivata nel 2007), nell'estate del 2014.

La linea 22 è una circolare che dal capolinea ad anello del Carmo, scende verso la Praça da Libertade, lambendo la Torre dos Clérigos, per risalire poi verso la Praça de Batalha e raggiungere il capolinea tronco omonimo, nei pressi della stazione superiore della Funicolare di Guindais, con la quale è possibile portarsi alla base dell'imponente ponte in ferro Dom Luis I.


La linea 22, come la 1 e la 18, fa parte del circuito turistico "Porto Tram City Tour".

24 febbraio 2015

TPIR A TORINO

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Tram multiarticolato a truck Alstom Cityway uni/bidirezionale a piano interamente ribassato (TPIR) (34 metri, 7 casse, 8 assi) del 2001-03 (gruppo GTT di 55 unità numerate 6000-6054, le prime 6 monodirezionali, 148 pax; le restanti bidirezionali, 143 pax) durante l'attraversamento del mercato di Porta Palazzo in piazza della Repubblica, sulla linea 4, nell'inverno del 2015.




La serie 6000 è molto simile alla serie 9200 dell'ATAC di Roma in quanto ambedue naturale evoluzione:
- del prototipo Socimi S-350 LRV del 1989, primo tram al mondo a pavimento totalmente basso;
- del prototipo Firema del 1991, realizzato in collaborazione con Fiat Ferroviaria;
- della serie Eurotram di Strasburgo e poi di Milano, di Socimi e ABB, del 1994.

Il prototipo Socimi, aveva carrelli entrambi motori, che ruotavano rispetto all'unica cassa per mezzo di una normale ralla a sfere, mentre il prototipo Firema era costituito da due casse più un carrozzino d’articolazione.

L'Eurotram di Strasburgo aveva invece una configurazione, cosiddetta "multiarticolata", con i rotabili articolati a casse sospese, cioè costituiti da carrozzini poggianti sui carrelli e da casse sospese tra un carrozzino e l’altro (nel caso specifico 3 casse sospese fra 4 carrozzini, di cui 2 di estremità, sui quali erano montate le cabine di guida).

Nei Cityway di Roma e Torino i due carrozzini d'estremità sono delle vere e proprie casse che oltre ad alloggiare le cabine di guida, nel caso di Torino, ospitano anche una porta per la salita e la discesa dei passeggeri.


TPR A TORINO

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Tram articolato a carrelli Fiat Ferroviaria/OMS/Ansaldo T5000 monodirezionale a piano parzialmente ribassato (TPR) (22 metri, 3 casse, 6 assi, 138 pax) del 1990 (gruppo GTT di 54 unità numerate 5000-5053) durante l'attraversamento del mercato di Porta Palazzo in piazza della Repubblica, sulla linea 3, nell'inverno del 2015.


La serie 5000 è molto simile alla serie 9000 dell'ATAC di Roma in quanto ambedue naturale evoluzione del prototipo delle Officine Meccaniche della Stanga (Firema) del 1984, primo tram al mondo a pavimento parzialmente basso.

Questo prototipo fu sviluppato a partire da un classico tram articolato a due casse su tre carrelli, di cui i due estremi motori, abbassando a circa 350 mm dal piano del ferro il pavimento in tutta la parte centrale del tram, fra i due carrelli motori, che restavano di tipo tradizionale.

Cuore di questi tram, che rappresentarono una grande innovazione, era il carrello portante centrale a ruote indipendenti, senza sale o con "false sale" a doppio collo di cigno, che permetteva di mantenere il pavimento basso in tutta la zona fra i due carrelli motori di estremità.

Salvo il prototipo Firema, tutti questi tram presentavano lo sdoppiamento dell’articolazione fra le due casse principali ove la tradizionale "giostra" era sostituita da una piccola cassa, solidale al carrello portante a ruote indipendenti, che costituiva il cosiddetto "carrozzino".

All'interno di questi tram occorrevano due o tre gradini per superare il dislivello di circa mezzo metro fra la zona ribassata e le zone a pavimento alto al di sopra dei due carrelli motori.