Tram articolato a carrelli Fiat/Moncenisio/SEAC unidirezionale (20 metri, 2 casse, 6 assi, 123 pax) prima serie in livrea arancio "ministeriale" (gruppo di 103 unità numerate 2800-2902) in prossimità del mercato di Porta Palazzo, nella primavera del 2022.
La prima serie (numerata 2800-2857) fu costruita negli anni 1958-1960 da Fiat, Moncenisio e SEAC accoppiando due tram serie 2100 e 2200 (costruiti tra gli anni 1933 e 1938).
La seconda serie (numerata 2858-2902) fu invece costruita da Fiat e SEAC agli inizi degli anni '80 come unione di due vetture serie 2500, tram che proprio in quegli anni concludevano la loro cinquantennale carriera.
Ambedue le serie erano caratterizzate dall'accoppiamento delle due casse attraverso la cosiddetta "giostra Urbinati".
La motrice capofila 2800 fu modificata durante gli anni '80 e trasformata nel primo prototipo di tram a pianale parzialmente ribassato.
Della prima serie esistono due motrici modificate per il servizio ristorante (2841 e 2823); quattro in livrea storica a due toni di verde (2807, 2815, 2852 e 2855) ed una riportata nel 2009 allo stato d'origine (2847 a tre porte e livrea a due toni di verde).
Il riutilizzo di vecchie vetture per la realizzazione di nuovi tram è stata una buona pratica adottata anche da altre municipalizzate in diverse occasioni.
Come ad esempio l'ATM di Milano, che la adottò sia per la costruzione dell'altro prototipo a pianale parzialmente ribassato denominato 4500 II, che con le 44 motrici tricassa (i primi Jumbotram) della serie 4800, agli inizi degli anni '70.
O come aveva fatto l'ATAC di Roma alla fine degli anni '30 del '900 con le 50 motrici articolate MATER della serie 5000.
Nessun commento:
Posta un commento