Tram articolato a carrelli Fiat Ferroviaria/OMS/Ansaldo T5000 monodirezionale a piano parzialmente ribassato (TPR) (22 metri, 3 casse, 6 assi, 138 pax) del 1990 (gruppo GTT di 54 unità numerate 5000-5053) durante l'attraversamento del mercato di Porta Palazzo in piazza della Repubblica, sulla linea 3, nell'inverno del 2015.
La serie 5000 è molto simile alla serie 9000 dell'ATAC di Roma in quanto ambedue naturale evoluzione del prototipo delle Officine Meccaniche della Stanga (Firema) del 1984, primo tram al mondo a pavimento parzialmente basso.
Questo prototipo fu sviluppato a partire da un classico tram articolato a due casse su tre carrelli, di cui i due estremi motori, abbassando a circa 350 mm dal piano del ferro il pavimento in tutta la parte centrale del tram, fra i due carrelli motori, che restavano di tipo tradizionale.
Cuore di questi tram, che rappresentarono una grande innovazione, era il carrello portante centrale a ruote indipendenti, senza sale o con "false sale" a doppio collo di cigno, che permetteva di mantenere il pavimento basso in tutta la zona fra i due carrelli motori di estremità.
Salvo il prototipo Firema, tutti questi tram presentavano lo sdoppiamento dell’articolazione fra le due casse principali ove la tradizionale "giostra" era sostituita da una piccola cassa, solidale al carrello portante a ruote indipendenti, che costituiva il cosiddetto "carrozzino".
All'interno di questi tram occorrevano due o tre gradini per superare il dislivello di circa mezzo metro fra la zona ribassata e le zone a pavimento alto al di sopra dei due carrelli motori.
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