29 aprile 2022

TPR TRENTENNI A TORINO E A ROMA

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Due motrici articolate a carrelli a piano parzialmente ribassato (TPR), poco più che trentenni (ed ancora ben mantenute, soprattutto la 5000) per le vie di Torino e di Roma, nella primavera del 2022.


La prima, una motrice Fiat Ferroviaria/OMS/Ansaldo T5000 monodirezionale (22 metri, 3 casse, 6 assi) del 1989, GTT 5000 (capofila) sulla linea 13, in via Po a Torino;

la seconda, una motrice Socimi/AEG T8000 bidirezionale (21 metri, 3 casse, 6 assi) del 1990, ATAC 9027 sulla linea 19, in viale delle Milizie a Roma.




 

24 aprile 2022

TRAM STORICO A TORINO

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Motrice a truck Diatto/TIBB (ex bidirezionale, 8 metri, 1 cassa, 2 assi, 32 pax) ATM 116 del 1911, uno degli esemplari superstiti del gruppo originario di 130 unità numerato 101-230, restaurata nel 1976 e nel 2006, nell'attraversamento del mercato di Porta Palazzo, nella primavera del 2022.

Attualmente è il tram dinamico più anziano dell'intero parco storico GTT e l'unica due assi in servizio.

Il restauro del 2006, che ha consentito la rimessa in linea della motrice, è stato effettuato congiuntamente da GTT e da ATTS (Associazione Torinese Tram Storici), la quale ha curato negli ultimi anni il recupero di 4 "gioielli" che furono accantonati da STEFER nel 1980, alla chiusura della gloriosa rete dei Castelli Romani, prima nel deposito dell'Alberone e poi in quello di Grottarossa.






23 aprile 2022

ARTICOLATE BICASSA A TORINO

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Tram articolato a carrelli Fiat/Moncenisio/SEAC unidirezionale (20 metri, 2 casse, 6 assi, 123 pax) prima serie in livrea arancio "ministeriale" (gruppo di 103 unità numerate 2800-2902) in prossimità del mercato di Porta Palazzo, nella primavera del 2022.





La prima serie (numerata 2800-2857) fu costruita negli anni 1958-1960 da Fiat, Moncenisio e SEAC accoppiando due tram serie 2100 e 2200 (costruiti tra gli anni 1933 e 1938).

La seconda serie (numerata 2858-2902) fu invece costruita da Fiat e SEAC agli inizi degli anni '80 come unione di due vetture serie 2500, tram che proprio in quegli anni concludevano la loro cinquantennale carriera.

Ambedue le serie erano caratterizzate dall'accoppiamento delle due casse attraverso la cosiddetta "giostra Urbinati".

La motrice capofila 2800 fu modificata durante gli anni '80 e trasformata nel primo prototipo di tram a pianale parzialmente ribassato.

Della prima serie esistono due motrici modificate per il servizio ristorante (2841 e 2823); quattro in livrea storica a due toni di verde (2807, 2815, 2852 e 2855) ed una riportata nel 2009 allo stato d'origine (2847 a tre porte e livrea a due toni di verde).

Il riutilizzo di vecchie vetture per la realizzazione di nuovi tram è stata una buona pratica adottata anche da altre municipalizzate in diverse occasioni.

Come ad esempio l'ATM di Milano, che la adottò sia per la costruzione dell'altro prototipo a pianale parzialmente ribassato denominato 4500 II, che con le 44 motrici tricassa (i primi Jumbotram) della serie 4800, agli inizi degli anni '70.

O come aveva fatto l'ATAC di Roma alla fine degli anni '30 del '900 con le 50 motrici articolate MATER della serie 5000.