29 gennaio 2025

Vorrei sommessamente far notare ...

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Vorrei sommessamente far notare ...

che quanto accaduto il 20 gennaio 2025, con il mancato ritorno della linea 19 in piazza Risorgimento, non è un piccolo episodio a cui dare poca importanza ma va visto in un contesto molto più ampio.

Innanzitutto non è stata una decisione dell'ultim'ora ma era stata presa fin dall'inizio, quando si sono aperti i cantieri per la ristrutturazione di via Ottaviano.

Ci sarebbe stato tutto il tempo per cambiare l'armamento fatiscente tenendo aperto un cantiere lungo circa 280 metri per la bellezza di circa 280 giorni (un metro al giorno), costringendo i poveri operari che hanno posato la nuova pavimentazione di via Ottaviano a fare i salti mortali per conciliare gli andamenti delle vecchie rotaie con le dovute pendenze del nuovo lastricato, che avrebbero dovuto evitare le tanto famigerate pozzanghere che poi invece sono diventate tanto famose.

E invece s'è fatto finta di niente. Sarebbe stato meglio smontare tutto e non se ne parlava più.

Vorrei sommessamente far notare ...

che questo è soltanto uno dei tanti piccoli episodi che in questa città hanno portato via (e continuano tutt'ora ad allontanare) il tram dall'interno delle Mura Aureliane; processo iniziato 95 anni fa con la "stolta" (questa sì) decisione di decontaminare la città come si stava facendo a LONDRA con la sostituzione dei tram con i filobus (che avevano un infrastruttura di rete più semplice da gestire).

Vorrei sommessamente far notare ...

che tutto ciò è antistorico perché l'attuale storia del tram sta andando da tutt'altra parte.

Non è un caso che 3 degli ultimi post di questo blog (pubblicati in date non sospette) parlino invece di nuove penetrazioni urbane e non di tagli di rami storici.

25 gennaio 2025: FIRENZE. Apertura del nuovo ampliamento della linea T2 da Fortezza a San Marco, lungo 2,5 km con 6 nuove fermate, che riporta il tram dopo settant'anni all'interno delle mura della città.

9 novembre 2024: BARCELLONA. Apertura del nuovo prolungamento della linea T4 da Gloriés a Verdaguer, lungo 1,7 km e con 3 fermate, che fa parte del progetto che dovrebbe collegare le 2 reti storiche di Barcellona, note come Trambaix e Trambesòs, lungo la Avinguda Diagonal.

14 giugno 2024: INNSBRUCK. Prolungamento della linea extraurbana 6, rinominata Waldbahn (tramvia della foresta) dal capolinea sud di Bergisel a quello nord di Mühlauer Brücke, attraversando tutta la città, seguendo il tracciato della linea 1.

Vorrei sommessamente far notare ...

che decisioni antistoriche normalmente non portano da nessuna parte e qualche volta anche a sbattere contro un muro.

20 gennaio 2025

20 GENNAIO 2025


Oggi è il 20 gennaio 2025 e, come è stato ampiamente preannunciato, il capolinea della linea 19 non è stato riattivato in piazza Risorgimento, nonostante l'armamento della linea non fosse stato rimosso durante i lavori di ristrutturazione della piazza stessa e di via Ottaviano.

Questa mancata riattivazione viene spacciata come un semplice ritardo temporaneo, giustificandolo con delle motivazioni assai fantasiose.

Il problema è che come stanno le cose il tram a piazza Risorgimento non potrà mai tornare, data la completa incompatibilità tra l'attuale armamento delle linea (già molto fatiscente) e la nuova pavimentazione che è stata adottata in via Ottaviano, con il serio rischio di vedere "er salotto" completamente sconnesso dopo pochi mesi di esercizio della tramvia.

La mancata riattivazione del capolinea a piazza Risorgimento ha delle inquietanti conseguenze (a meno che non si trovino delle valide alternative), che andiamo ad elencare:

1. l'intero impalcato del progetto per una nuova rete tramviaria allocata nell'arco temporale 2027-2028, pubblicato sul sito di Roma Mobilità esattamente un anno fa, crolla completamente;

2. viene a mancare il tratto essenziale di chiusura dell'anello della nuova prevista linea circolare 3 (che avrebbe ricalcato dopo cinquant'anni il percorso della "rossa"), che sarebbe stato indispensabile per creare anche a Roma un pur modesto "effetto rete";

3. venendo a mancare il tratto Tassoni-Risorgimento della TVA, il tratto Vaticano-Aurelia (se si farà, perché a questo punto viene anche il dubbio) rimarrebbe isolato dal resto dell'intera rete con conseguenze non proprio secondarie sia sulla manutenzione che sulla gestione della piccola flotta tramviaria del tratto;

4. dati questi presupposti si fa sempre più remota la possibilità di costruzione del tratto Termini-Vaticano della TVA, sfumando così la possibilità di avere un importante capolinea in prossimità del Vaticano ma solo una normale fermata a Porta Cavalleggeri.

Inoltre:

5. se dovesse essere soppressa anche la prevista linea Barletta-Clodio verrebbe a mancare una delle condizioni che hanno consentito di evitare il passaggio della linea C per Piazzale Clodio;

6. se dovesse essere soppressa anche la prevista linea Angelico-Auditorium, una delle opere principali lungo il percorso, il ponte della Musica, avrebbe avuto una inutile e dispendiosa trasformazione da ponte ciclopedonale, come originariamente previsto, a ponte tramviario, come in seguito realizzato.

Ma queste sarebbero sommariamente alcune delle nefaste conseguenze solo sulla infrastruttura tramviaria ma ben più gravi sarebbero quelle sul materiale rotabile, acquistato in abbondanza.

Senza rete a cosa serviranno i nuovi tram?

Non vorremmo che si ripresentasse il caso dei 49 filobus Irisbus Civis a Bologna (vedi video), che per un contenzioso tecnico fra il produttore ed il committente, non andarono mai in esercizio e furono accantonati nuovi. Nuovi.

Dio non voglia che ciò accada anche ai 121 CAF ordinati per Roma.


16 gennaio 2025

Nun je dà retta Roma, che t'hanno cojonato!

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Roma, guardatele 'ste immagini: nun le rivedrai più.

E' vero, tutto cambia, ma armeno t'o dicessero.

Te c'hanno fatto crede fino all'urtimo.

Pure stavorta 'e traversine ereno fraciche, ma stavorta nun l'hanno cambiate e questo t'avrebbe dovuto fa' pensà.

Nun je dà retta Roma, che t'hanno cojonato!

Natra vorta.