27 febbraio 2015

CARRO ELECTRICO LINHA 22 A PORTO

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Motrice a truck Brill 28 (bidirezionale, 9 metri, 2 assi) originale degli anni trenta del novecento, sulla linea 22 (riattivata nel 2007), nell'estate del 2014.

La linea 22 è una circolare che dal capolinea ad anello del Carmo, scende verso la Praça da Libertade, lambendo la Torre dos Clérigos, per risalire poi verso la Praça de Batalha e raggiungere il capolinea tronco omonimo, nei pressi della stazione superiore della Funicolare di Guindais, con la quale è possibile portarsi alla base dell'imponente ponte in ferro Dom Luis I.


La linea 22, come la 1 e la 18, fa parte del circuito turistico "Porto Tram City Tour".

24 febbraio 2015

TPIR A TORINO

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Tram multiarticolato a truck Alstom Cityway uni/bidirezionale a piano interamente ribassato (TPIR) (34 metri, 7 casse, 8 assi) del 2001-03 (gruppo GTT di 55 unità numerate 6000-6054, le prime 6 monodirezionali, 148 pax; le restanti bidirezionali, 143 pax) durante l'attraversamento del mercato di Porta Palazzo in piazza della Repubblica, sulla linea 4, nell'inverno del 2015.




La serie 6000 è molto simile alla serie 9200 dell'ATAC di Roma in quanto ambedue naturale evoluzione:
- del prototipo Socimi S-350 LRV del 1989, primo tram al mondo a pavimento totalmente basso;
- del prototipo Firema del 1991, realizzato in collaborazione con Fiat Ferroviaria;
- della serie Eurotram di Strasburgo e poi di Milano, di Socimi e ABB, del 1994.

Il prototipo Socimi, aveva carrelli entrambi motori, che ruotavano rispetto all'unica cassa per mezzo di una normale ralla a sfere, mentre il prototipo Firema era costituito da due casse più un carrozzino d’articolazione.

L'Eurotram di Strasburgo aveva invece una configurazione, cosiddetta "multiarticolata", con i rotabili articolati a casse sospese, cioè costituiti da carrozzini poggianti sui carrelli e da casse sospese tra un carrozzino e l’altro (nel caso specifico 3 casse sospese fra 4 carrozzini, di cui 2 di estremità, sui quali erano montate le cabine di guida).

Nei Cityway di Roma e Torino i due carrozzini d'estremità sono delle vere e proprie casse che oltre ad alloggiare le cabine di guida, nel caso di Torino, ospitano anche una porta per la salita e la discesa dei passeggeri.


TPR A TORINO

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Tram articolato a carrelli Fiat Ferroviaria/OMS/Ansaldo T5000 monodirezionale a piano parzialmente ribassato (TPR) (22 metri, 3 casse, 6 assi, 138 pax) del 1990 (gruppo GTT di 54 unità numerate 5000-5053) durante l'attraversamento del mercato di Porta Palazzo in piazza della Repubblica, sulla linea 3, nell'inverno del 2015.


La serie 5000 è molto simile alla serie 9000 dell'ATAC di Roma in quanto ambedue naturale evoluzione del prototipo delle Officine Meccaniche della Stanga (Firema) del 1984, primo tram al mondo a pavimento parzialmente basso.

Questo prototipo fu sviluppato a partire da un classico tram articolato a due casse su tre carrelli, di cui i due estremi motori, abbassando a circa 350 mm dal piano del ferro il pavimento in tutta la parte centrale del tram, fra i due carrelli motori, che restavano di tipo tradizionale.

Cuore di questi tram, che rappresentarono una grande innovazione, era il carrello portante centrale a ruote indipendenti, senza sale o con "false sale" a doppio collo di cigno, che permetteva di mantenere il pavimento basso in tutta la zona fra i due carrelli motori di estremità.

Salvo il prototipo Firema, tutti questi tram presentavano lo sdoppiamento dell’articolazione fra le due casse principali ove la tradizionale "giostra" era sostituita da una piccola cassa, solidale al carrello portante a ruote indipendenti, che costituiva il cosiddetto "carrozzino".

All'interno di questi tram occorrevano due o tre gradini per superare il dislivello di circa mezzo metro fra la zona ribassata e le zone a pavimento alto al di sopra dei due carrelli motori.