Tram a carrelli Peter Witt o 1928 (14 metri, 1 cassa, 4 assi, 96 pax) mentre in notturna effettua una fermata per una via di Milano: iconica immagine che sopravvive in una città che cambia all'incedere dei tempi.
Le prime vetture 1928 furono costruite quasi 100 anni fa nel cuore di Milano dalla ditta Carminati&Toselli(in via Messina, la stessa via in cui attualmente ha sede uno dei depositi tramviari dell'ATM) su licenza dell'americana Peter Witt, che aveva già fornito mezzi simili alle reti tramviarie di Cleveland e Toronto.
Con l'occasione vogliamo ripubblicare (in una forma più leggibile, basta cliccare sulle tabelle per ingrandirle) un contributo già pubblicato nella sezione Navigator del blog nel luglio 2021, con il quale è possibile effettuare delle ricerche dettagliate su questi caratteristici tram milanesi.
Si tratta del Peter Witt 1928 Navigator, che oltre ad essere un database di tutti modelli costruiti (suddivisi per anno di costruzione e singolo costruttore), consente anche, nella maggior parte dei casi, di risalire alla storia di ogni singola vettura.
Come esempio di utilizzo dello strumento si può applicarlo al video di questo post (dove una vettura 1928 fa una fermata in un luogo di Milano non ben precisato) per effettuare un'indagine iconografica seguendo le regole del Five Ws (who?, what?, when?, where? and why?).
I passaggi logici sono i seguenti.
Who?
Nonostante si tratti di una ripresa notturna e a bassa definizione si può facilmente isolare un fotogramma nel quale è ben visibile il numero di vettura (1893).
What?
Servendosi del Navigator si risale immediatamente alle seguenti informazioni:
* anno di costruzione (1929)
* costruttore (Officine del Tallero)
* deposito attuale (Messina)
* linee in capo al deposito (1, 10 e 19).
When?
Dai metadati del video si risale alla data (8 giugno 2025) e all'ora (22.25) della ripresa.
Where?
Isolando un ulteriore fotogramma prima che il tram si arresti è possibile notare uno striscione arancione su sfondo scuro con la scritta "NUDO".
La sequenza dei caratteri sembra suggerire "RE NUDO", una rivista alternativa milanese, che proprio nei giorni nei quali sono state effettuate le riprese organizzava un evento presso la "Fabbrica del Vapore" in via Procaccini a Milano.
Con una verifica visiva (servendosi di Google Street View) si può vedere immediatamente che la fermata ripresa nel video è proprio quella di via Procaccini/Lomazzo e quindi (servendosi della mappatura delle linee tramviarie di ATM Milano) dedurre che la vettura sia in servizio sulla linea 10 (Lunigiana <> 24 Maggio).
Why?
Forse non è un caso che l'area in cui insiste attualmente la "Fabbrica del Vapore" (alle spalle della fermata Procaccini/Lomazzo) sia proprio quella occupata a suo tempo dallo stabilimento Carminati&Toselli, nel quale fu costruito il lotto più cospicuo di tram Peter Witt (ben 112 esemplari).
Tram turistico Quianmen (confidenzialmente Dang Dang Che) nella primavera 2025.
La flotta è composta da 2 unità bidirezionali a batteria che percorrono la via omonima "a va e vieni" per circa 800 metri.
Il loro aspetto retrò riprende il design dei tram originali che circolavano a Pechino negli anni '20 del '900, offrendo un'esperienza nostalgica ai visitatori.
A Pechino esistono altre 2 linee tramviarie complementari all'imponente rete metropolitana che conta ben 19 linee, una a N-O e l'altra a S-E del centro della città .
La prima, chiamata Xijiao, è lunga 8,8 chilometri ed interscambia con linea circolare esterna 10 della metropolitana a Bagou, terminando 5 fermate più avanti a Fragrant Hills.
E' stata inaugurata nel 2017 ed è utilizzata principalmente per il trasporto ricreativo verso il grande Parco Xiangshan, l'Orto Botanico e il Palazzo d'Estate degli Imperatori Cinesi.
La linea si sviluppa interamente in sede propria, per lo più lontana dalle strade pubbliche, con un tracciato che incontra diversi tratti in galleria, più o meno lunghi.
E' esercitata con 31 tram a pianale ribassato a 5 sezioni, forniti dal costruttore locale CRRC Dalian e basati sul noto modello di origine italiana Sirio di Ansaldo Breda (ora Hitachi).
I tram operano accoppiati in comando multiplo per la maggior parte del tempo, ma nonostante l'alta frequenza, la domanda è così elevata, soprattutto nei fine settimana e durante le vacanze scolastiche (5,62 Mpax/anno), che si formano lunghe code di passeggeri in attesa nelle singole stazioni.
Al contrario, la seconda linea inaugurata nel 2020 ha registrato una domanda decisamente inferiore (0,95 Mpax/anno).
È nota come linea T1 Yizhuang New Town e collega Quzhuang con Dinghaiyuan attraverso la periferia della cosiddetta Area di Sviluppo Economico-Tecnologico di Pechino su una lunghezza di 11,9 km.
I motivi della sua ancora mancata crescita va ricercata nella sua relativa lentezza.
Infatti la linea corre prevalentemente su un binario separato al centro della carreggiata, ma non gode di alcuna priorità agli incroci semaforici.
Sull'intera tratta il tempo di percorrenza è di circa 55 minuti con 14 fermate (inclusi entrambi i capolinea), il che corrisponde a una velocità commerciale di circa 13 km/h.
Sulla linea T1 sono attualmente in servizio 19 tram a pianale ribassato a 5 sezioni del produttore locale BSR (Beijing Subway Rolling Stock Equipment Company).
I convogli sono dotati di sistemi di accumulo a batteria che consentono di effettuare brevi tragitti senza linea aerea di contatto.
Questo sistema viene utilizzato nell'area del deposito e anche in alcuni importanti incroci stradali.
La linea aerea di contatto in prossimità degli incroci stradali viene sollevata e terminata lateralmente.
Un analogo sistema dovrebbe essere adottato a Roma sulla tramvia TVA (Termini Vaticano Aurelio) che ancora non è riuscita a superare la fase progettuale dopo trent'anni e con l'aria che tira ce ne vorranno altrettanti prima che sia realizzata.
Motrici unidirezionali a truckDouble-Deck HKT (lunghe 8,35 metri, alte 4,86 metri, 2 assi, 115 pax) del parco di 164 unità a doppio piano della Hong Kong Tramways, lungo la tratta tramviaria della città , nella primavera del 2025.
La rete di Hong Kong (confidenzialmente Ding! Ding!) fu inaugurata 121 anni or sono sotto il dominio coloniale inglese.
Analogamente agli sviluppi che ebbero le tramvie inglesi, inizialmente la flotta fu costituita da unità monopiano, sostituite in seguito da unità bipiano che ancor oggi caratterizzano il panorama tramviario della città .
Dal 1904 si sono avute ben 7 generazioni di materiale rotabile che hanno sempre consentito di mantenere la consistenza della flotta ad oltre un centinaio di unità .
All'inizio di questo secolo, con il varo del modello Millennium, si è tentato di modernizzare anche l'aspetto estetico dei tram, ma ben presto si è tornati a produrre modelli simili a quelli originari.
Hong Kong è l'unica città al mondo ad avere una flotta completa di tram bipiano; anche le città di Blackpool (16 vetture) ed Alessandria d'Egitto (6 vetture rimorchiate) hanno nel loro parco veicoli bipiano.
Anche a Roma ha circolato una vettura bipiano dal 1935 al 1943 (MRS 2265 ex 2P.1), quando fu riadattata a vettura monopiano.
La rete di Hong Kong è costituita da 6 linee che condividono una unica tratta a doppio binario, che si estende per 16 km con 120 fermate, da est a ovest, lungo la costa settentrionale dell'isola omonima, a parte un tratto a binario unico percorso in senso orario e che circonda l'ippodromo Happy Valley.
Particolare interessante del servizio è che i tram, che si susseguono lungo l'unica tratta a doppio binario, portano tutti, in bella vista e su più punti della carrozzeria, il numero seriale della vettura, mentre è quasi invisibile quello della linea, essendo relativamente importante, visto che tutte le 6 linee, a parte i 7 capilinea diversi, di fatto condividono lo stesso percorso.
Non osiamo immaginare il grado di servizio offerto in caso di ingorgo con decine di vetture incolonnate una dietro l'altra.
La gestione del servizio fa capo a HKT, controllata recentemente dalla francese RATP.
Tram-treno articolato a carrelli, Vossloh Citylink, bidirezionale a piano parzialmente ribassato (37 metri, 3 casse, 8 assi, 315 pax) gruppo di 9 unità numerate 4101-4109, in passaggi a velocità ferroviaria sulla linea Alicante <> Denia, nella primavera del 2025.
Nel 2003, con l'integrazione della rete tranviaria di Alicante con l'ex linea a scartamento metrico Alicante <> Denia, fu decisa l'acquisizione di veicoli tramviari in grado di operare su entrambi i sistemi (Tram-Treno).
Alstom si aggiudicò la commessa per la costruzione di 9 veicoli (denominati Citylink), costruiti presso il suo stabilimento di Valencia.
Nel 2006 furono consegnati i primi esemplari da Vossloh (subentrata nel frattempo ad Alstom).
Inoltre potrebbero raggiungere una velocità massima di 180 km/h, ma essendo alimentate a 750 VDC la velocità massima è limitata a 100 km/h.
I Citylink sono del tutto analoghi a quelli utilizzati nell'isola di Mallorca sulla relazione Palma <> Manacor-Artà .
La flotta della città spagnola è completata da unità multiarticolate a carrelli Bombardier Flexity Outlook C (Cityrunner), bidirezionali a piano totalmente ribassato (32 metri, 5 casse, 6 assi, 277 pax) con un gruppo di 25 unità numerate (in modo discontinuo) 4201-4244, utilizzate nella normale rete tramviaria di Alicante.
I Cityrunner sono del tutto analoghi a quelli adottati sulla rete di Valencia.
La rete tramviaria di Alicante è costituita da 6 linee, così articolate:
La rete di Alicante è gestita da TRAM (Metropolitano de Alicante) che è una società di FGV (Ferrocarriles de la Generalidad Valenciana).